ROSSO
Ferrari Marco o come tutti mi chiamano “Rosso”.
Sono nato nel settembre del ’79 e la mia avventura nel mondo del tatuaggio comincia da autodidatta, nel 2000, un po’ per gioco e un po’ per curiosità.
L’istituto tecnico, frequentato negli anni dell’istruzione obbligatoria, non è stato di grande aiuto per la mia formazione artistica ma la dedizione e la costanza nella continua ricerca personale, in principio, per migliorarsi e poi per accrescersi hanno fatto si che trovassi in quest’arte un modo per esprimermi. Dopo aver trascorso del tempo all’interno dell’ambito del tatuaggio, ho trovato la mia strada nel “Realismo” prediligendo il bianco e nero.
Grazie, però, al mio animo metal sono riuscito ad utilizzare la tecnica del realismo in uno stile più vicino alla mia personalità e che mi ha fatto innamorare di sè in maniera radicata e viscerale : il Biorganico.
Se ad un primo sguardo possono sembrare due stili totalmente differenti e distanti tra loro, sono invece molto vicini su vari punti di vista.
Cerco di mettere una parte di “Realismo” in ogni mio biorganico, ricercando meticolosamente luci ed ombre per trasmettere emozioni forti ed un senso diffuso di tridimensionalità che servono a “fondere” insieme il tatuaggio con il nostro corpo.
Credo profondamente che ogni buon artista e professionista che sia innamorato della propria arte ( perchè proprio di questo si tratta ) debba avere una base artistica di realismo in modo tale da riuscire ad interpretare poi la realtà secondo la propria visione artistico-psicologica, reinterpretando e reinventando se stessi e le proprie opere e con la giusta carica di Patos che solo un opera d’arte è in grado di suscitare.
Pablo Picasso studiò per anni il disegno “dal vero” prima di dedicarsi al “Cubismo” e penso che “Guernica” , oggi, non sarebbe la stessa grande ed indelebile opera quale è se non ci fossero state tali conoscenze ed un’ approfondita tecnica a sostegno dell’opera stessa.
Negli anni, fino ad oggi, ho coltivato interessi vari e differenti tra loro come ad esempio suonare la batteria, l’amore per le auto d’epoca, il macinare chilometri con la bici da corsa ma nulla come il disegno e soprattutto il tatuaggio è stato in grado di regalarmi le stesse grandi ed opposte sensazioni che questi ultimi hanno saputo trasmettermi.
Con grande soddisfazione dal 2016 sono relatore all’ ausl di Parma e Piacenza per formare i nuovi tatuatori e piercer.
Nel 2018 ho vinto il terzo premio alla Tattoo Convention di Mosca come “Miglior tatuaggio Biomeccanico”.